di Andrea Arena

VITERBO – Da oggi in poi, ecco gli incontri per risolvere definitivamente la crisi. E se prima i sette ribelli del Pd sembravano quasi scocciati di voler vedere il sindaco Michelini (neanche un pizzico di rispetto istituzionale), stavolta ci siamo. Perciò già oggi il primo cittadino incontrerà il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale (nonché ''capo'', tout court, almeno nominalmente, degli stessi dissidenti) Francesco Serra, e via via tutti gli altri. Dal fedelissimo – di Serra, s'intende – Mario Quintarelli, agli altri, fino al segretario provinciale Andrea Egidi. Ordine del giorno: cercare una via d'uscita onorevole – semmai fosse ancora possibile, viste le varie compromissioni – per mandare avanti la legislatura non diciamo fino alla fine, ma almeno per qualche altro mese. Troppa grazia, sant'Anto'.

Lavare i panni sporchi in famiglia, tra l'altro, sembra sempre più urgente. E non solo perché dai grandi capi del Nazareno è arrivata, appena mercoledì scorso, il diktat di ricomporre tutto, evitare figuracce per il partito, e tornare ciascuno al proprio posto (pena la cacciata immediata dal partito, che ha fatto venire le paranoie a diversi degli impavidi barricaderi). Ma anche perché, a quanto pare, il vicesegretario nazionale Guerini una volta detta la linea dall'alto, mercoledì scorso, non sembra avere alcuna voglia di venire a Viterbo, in provincia, per ripetere le stesse cose al cospetto dei peones della direzione provinciale. Che resta convocata per venerdì ma alla quale appunto l'ex sindaco di Lodi – nonché renziano di ferro – non avrebbe alcuna intenzione di partecipare, seppur invitato. Perciò, o ve la risolvete tra di voi, in bonis, oppure sono cavoli amari. Avranno parlato anche di questo lo stesso Michelini e il consigliere regionale Panunzi (che con questa crisi rischia di giocarsi tutte le eventuali pulsioni di gloria) ieri durante l'incontro all'Università con il viceministro Olivero? Ah, saperlo. Ah, non saperlo.

La lettera del giorno. Scrive il lettore F. C., fedelissimo: ''Caro Diario della crisi, puoi spiegarmi una cosa? Ma le assessore del Pd, ribelle, la Perà e la Troncarelli, continuano ancora a prendere lo stipendio, appunto, da assessore? E cosa fanno, di grazia? Leggo da te che non partecipano più alle riunioni di giunta, ma che si limitano a tagliare qualche nastro qua e là. E allora, le paghiamo ancora noi, cittadini viterbesi. Fammi sapere, grazie''.